Nome: Giuseppe
Cognome: Dell'Orto
Luogo di nascita: Binzago
Data di nascita: 30/10/1893
Luogo di morte: Pieris (Gorizia)-ospedale chirurgico mob
Data di morte: 06/06/1917
Causa di morte: Ferite riportate in combattimento
Genitori: Antonio e Angela Brumati
Grado: Soldato
Professione: Falegname
Storia del soldato:
14/05/1913 - Abile arruolato prima categoria
Note:
Nato a Binzago il 30 ottobre 1893 muore a Pieris (Gorizia) il 6 giugno 1917 per ferita da fucile
Figlio di Costante e di Virginia Pessina, lascia la moglie Letizia Lazzaroni (da Pogliano) e i figli Giuseppe (10-2-1914) e Rosa (21-10-1915)
Le sue spoglie sono custodite nel Famedio del Cimitero Maggiore di Cesano Maderno
La decima battaglia dell'Isonzo fu combattuta tra il 12 maggio e il 5 giugno 1917 nel corso della prima guerra mondiale tra le truppe italiane e quelle austro-ungariche. Gli Italiani potevano contare su 430 battaglioni e 3.800 pezzi di artiglieria, l'Austria-Ungheria su 210 battaglioni e 1.400 pezzi di artiglieria. L'obiettivo dell'offensiva italiana era rompere il fronte per raggiungere Trieste. Dopo 2 giorni e mezzo di bombardamenti a tappeto sull'intera linea del fronte da Tolmino fino al Mare Adriatico e dopo un attacco nei pressi di Gorizia, il fronte austro-ungarico venne rotto nella periferia meridionale della città. Gli Italiani riuscirono a conquistare temporaneamente il villaggio di Jamiano, oltre a diverse alture del Carso monfalconese, ma vennero respinti da un contrattacco austriaco partito dalle alture del monte Ermada. Tra Monte Santo e Zagora, a nord di Gorizia, riuscirono a passare l'Isonzo, a costruire tempestivamente una testa di ponte e a difenderla.
Da parte italiana si contano 160.000 vittime (tra cui 36.000 caduti), gli austro-ungheresi perdettero invece 125.000 uomini (di cui 17.000 morti). L'esercito italiano riuscì a fare prigionieri 23.000 soldati austriaci, quello austriaco 27.000 italiani, testimonianza del debole morale delle truppe italiane in questa fase della guerra.